15.7.09

RIUNIAMO TUTTI I GRUPPI DI SINISTRA SU FACEBOOK
Tipo: Incontri - Ritrovo
Rete: Globale

Inizio: mercoledì 15 luglio 2009 alle ore 10.00

Fine: martedì 15 settembre 2009 alle ore 10.00
Luogo: ovunque

E-mail: nicolabressan@tin.it
DescrizioneNumerosi sono gli appelli che la sinistra lancia attraverso la rete. Molti restano senza risposta. Gruppi, pagine e quant’altro appaiono sui vari social network .
Ognuno si ripropone, augura o anela la stessa cosa: una unità delle sinistre a fronte della situazione attuale.
La crisi economica, via via che il tempo passa , si sta dimostrando sempre più strutturale, ponendo forti e inquietanti interrogativi su come si delineerà il futuro prossimo venturo.

In Italia ,le politiche del governo in carica pongono l’urgenza di risposte per la difesa dei diritti costituzionali e per la tutela di un ambiente sempre più depredato.

In Europa, le politiche economiche tendono sempre più a tutelare i poteri finanziari piuttosto che i cittadini.

Queste e tante altre urgenze pongono oggi una necessità di assumerci la responsabilità di agire.
Una responsabilità come singoli, come semplici persone. Non è più tempo dello stare alla finestra ad attendere che qualcosa avvenga. E’ il tempo di essere protagonisti, attori principali del cambiamento, della costruzione del nuovo.
Il nostro sentire comune ci dice che è necessario imprimere un forte cambiamento alla politica, che deve tornare al suo ruolo originario di amministratrice del bene comune, e non essere strumento di interessi particolari e personali.

Non è cosa che si faccia in un giorno, ma nemmeno cosa da demandare a generazioni future. E’ il nostro fare che può cambiare lo stato attuale delle cose. Un fare condiviso, discusso, capito.

E per fare questo abbiamo necessità di costruire un luogo politico e sociale aperto, al di la dei dogmatismi e dalle difese identitarie: non cancellando il passato, la nostra storia o le nostre radici, perché senza memoria, senza coscienza del passato ricommetteremmo gli errori già fatti, seguiremmo strade contorte.

Ma dobbiamo avere la responsabilità che il presente si sostituisce al passato, ed è dal presente che si costruisce il futuro. Il nuovo si sostituisce sempre al vecchio. E noi ,tutti, dobbiamo assumerci la responsabilità di costruire il nuovo, insieme, collettivamente, in maniera nuova, accettando le diversità di ognuno, per costruire in un reale egualitarismo politico, il soggetto, il “movimento” di cui oggi è necessaria ed ineludibile la presenza nella nostra società.

La interessante e in gran parte condivisibile proposta che “sinistra e libertà“ ha portato nel panorama della sinistra, paga già ora il limite del suo voler essere stata presente alle elezioni in contrapposizione alle altre formazioni politiche della sinistra, impedendo così che un vero dialogo trasversale e non viziato permetta un reale dibattito su cosa debba essere la nuova sinistra, impedendo così una reale unificazione.

La diffidenza diffusa tra i cittadini verso tutte le dirigenze politiche sempre più identificate come caste limitano il riavvicinamento e la partecipazione a questo dibattito da parte di quei tantissimi che hanno scelto l’astensione, il tirarsi fuori dal gioco, perché spesso ne è impedita la reale partecipazione

Vi è dunque la necessità di sgomberare il campo a rivalità identitarie che a nulla servono verso la strada del dibattito e dell’unione.
Vi è la necessità di sgomberare il campo anche da apparati vecchi e sempre composti dagli stessi.

Vi è la necessità fortemente sentita di un unico ambiente comune ove aprire un reale e fondativo confronto per la costituzione di quel movimento capace di aggregare dalla sinistra antagonista alla sinistra del PD, non tralasciando il popolo dell’astensionismo, che deluso dall’impossibilità di contare davvero, di poter partecipare ha scelto la rinuncia.

Per creare questo ambiente è necessario che tale richiesta provenga dalla base, dalla gente comune, dal popolo variegato della sinistra. Senza preclusioni, senza pregiudizi, che promuova e gestisca una grande assemblea nazionale della sinistra unita.

Serve dunque che le direzioni nazionali e locali, i quadri dirigenti storici della sinistra facciano un passo indietro. Collaborino a questo progetto, non lo ostacolino, ma si facciano per una volta da parte.

Prendano coscienza che il loro fare ha , forse inconsapevolmente, poiché incapaci di una analisi nuova della realtà, portato alla grande crisi che oggi la sinistra vive.

Per guarirla serve un grande ricambio non solo di persone ma anche di pensiero. Servono energie nuove, serve lo spazio perché altri, tutti, possano partecipare, portare il loro apporto.

Tale dibattito sarebbe però sterile se la dimensione non divenisse europea e mediterranea.
E’ necessario dunque che tale dibattito attraversi tutte le nazioni, che coinvolga i cittadini degli altri paesi dell’Europa e del mediterraneo, poiché è necessaria una risposta globale a problemi globali.

Non è più concepibile in un mondo iper connesso, dove un’azione in una parte del mondo ha effetti su tutto il pianeta, pensare localmente. Serve un pensare globale e un agire locale

Questa crisi della sinistra può divenire una occasione irripetibile per la costruzione di una grande sinistra che riesca ad affrontare i delicati momenti che stiamo attraversando

Ma per trasformare questa crisi in un’occasione è necessaria la responsabilità. La capacità di ognuno di noi di assumere un ruolo non più di spettatori ma di attori. Dobbiamo essere noi, dal nostro essere passivi ad ergerci per ritrovare quella dignità di popolo che la non cultura delle destre mondiali ha tentato di cancellare negli anni.

Per fare questo, per smuovere gli indecisi, per far rialzare i delusi, per costruire la speranza abbiamo bisogno di fare una scelta, e abbiamo necessità di sapere e condividere che siamo in molti.
Aderire a questo appello è dunque lo strumento per innescare questo moto che deve portarci alla costruzione di questo luogo condiviso, alla creazione di un nuovo movimento della sinistra

Costituiamo comitati civici della sinistra in ogni città, paese, quartiere e strada
Costituiamo gruppi di studio e di lavoro sugli argomenti a noi cari, come l'immigrazione, l'ambiente, le nuove economie ecc..
Diffondiamo, mettiamo in comune il nostro fare
Costruiamo Il MOVIMENTO della SINISTRA