28.1.09

..e li chiamano politici

L' A.D. DELL' IMPRESA ITALIA ED IL SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO CON DELEGA AL CIPE

Lui si è autodefinito l' Amministratore Delegato dell' Impresa Italia.
Certo che, partendo da un rapporto debito pubblico/pil nel 2008 pari al 105,7% (effetto Prodi),raggiungendo nel 2009 un rapporto pari a 114,7 % e nel 2010 pari al 117,5 %(dati di Confindustria) non si può dire che l' l' Impresa Italia vada tanto bene. E non è per efetto della crisi perchè dati come questi ci furono anche negli anni 2001-2006) quando per nostra sfortuna fece l' AD per 5 anni consecutivi, impelagandoci anche in disavventure militari per l' amore del suo amico Dabliù.
Un AD come questo sarebbe cacciato via!
Pensate che suoi supporters avevano battezzato berlusconics le sue idee (?) in campo macroeconomico, imitanti le reaganomics, che negli USA hanno fatto tanti danni. "Vadino a scuola" direbbe il ragionier Fantozzi...
C' entra niente il fatto Il 12 maggio 2008 il Consiglio dei Ministri nomina Miccichè Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega al CIPE?
Il CIPE è un organo di decisione politica in ambito economico e finanziario che svolge funzioni di coordinamento in materia di programmazione della politica economica da perseguire a livello nazionale, comunitario ed internazionale; esamina la situazione socio-economica generale ai fini dell'adozione di provvedimenti congiunturali; individua gli indirizzi e le azioni necessarie per il conseguimento degli obiettivi di politica economica; alloca le risorse finanziarie a programmi e progetti di sviluppo; approva le principali iniziative di investimento pubblico del Paese.
Al Sottosegretario Miccichè sono delegate, le funzioni di supervisione delle attività della Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di investimenti pubblici e affari economici.
Chi è Gianfranco Miccichè?
Gianfranco Micciché è quel Miccichè che all'epoca lavorava presso Publitalia, e che l'11 gennaio 1988 venne interrogato nell'ambito di un'inchiesta sul traffico di droga a Palermo, in quanto sospettato di essere uno spacciatore. Miccichè rispose: "Non sono uno spacciatore ma solo un assuntore di cocaina". Non comportando il fatto reato, la posizione venne archiviata.
In che mani la politica economica nazionale tra l' AD dell' Impresa Italia ed il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega al CIPE già assuntore di cocaina.


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articolo: protagonisti e le intercettazioni telefoniche dell' inchiesta conclusa con 18 arrestati, tra i quali tre albanesi e un indiano
Vip e coca, due attori consumatori «accaniti»
La banda trafficava anche in auto rubate. Un famoso interprete di fiction ideò il furto di una Bmw «Me fai litiga' con Mario» dice il boss al divo televisivo, in ritardo con i pagamenti della «neve». Ordini di custodia in carcere.

Sono volti noti e amati. Una schiera di spettatori non si perde neppure una puntata della fiction di cui sono protagonisti. E uno dei due ha girato film di forte impegno sociale. Ma l' inchiesta «droga e vip» rivela un altro scenario, una doppia vita segreta. «Consumatori accaniti di cocaina», li definisce (insieme a un terzo personaggio meno conosciuto) il gip Marco Paternello nell' ordinanza di custodia cautelare. Uno, squattrinato, progetta pure il furto dell' auto per incassare il premio dall' assicurazione. Per il più famoso della coppia, con all' attivo diversi successi cinematografici, la «neve» è una necessità. «Come sto, come devo stare, sto male...», confessa al suo fornitore, Renato Morelli, il 12 settembre 2003. «E lo so, dai, tirate su..», lo incoraggia l' altro. E l' artista: «Se passi più tardi... ho bisogno». Due giorni dopo Morelli non ha più cocaina. Però, per accontentare l' artista, si impegna a cercarla. Telefona a Mario Putignani: «Te volevo vedere, avevo bisogno dei tuoi occhi... Ho bisogno delle tue carezze, del tuo sguardo». E poi: «Mi raccomando, dammi delle belle carezze». Il linguaggio in codice non ha ingannato i carabinieri del Nucleo di polizia giudiziaria, diretto dal colonnello Vittorio Trapani. Morelli e Putignani sono stati rinchiusi a Regina Coeli con l' accusa di essere i capi di un' organizzazione dedita allo spaccio di cocaina. Ai «domiciliari» è finito l' avvocato quarantenne Massimiliano Traina, sospettato di far parte del gruppo.

L' indagine, coordinata dai pm Carlo Lasperanza e Giancarlo Capaldo, è partita dalle agende di Alessandro Martello, il pusher arrestato due anni fa nell' ambito dell' inchiesta-madre, quella che sfiorò il viceministro dell' Economia Giancarlo Miccichè.
Se uno dei due attori non può fare a meno della droga, l' altro - un artista dal fascino accattivante, adorato soprattutto dalle spettatrici della fiction in cui recita - appare a corto di denaro. Da una conversazione di metà settembre emerge che ha un debito di 1.800 euro con la banda. Morelli lo sollecita: «Tu me fai litiga' co Mario... tu me dici sempre telefona fra mezz' ora, un' ora... ma dai...me stai a tratta' come un ragazzetto di bottega». Un mese dopo Putignani, scoraggiato perchè è ha incassato soltanto 500 euro, si sfoga con la fidanzata: «Glielo faccio fare io l' ..., me so' inc... anche co' Renato. Ma è pure deficiente, non è capace di recuperarsi mille euro». Per il gip l' attore è «un ottimo cliente» dell' organizzazione. E «appare interessato» anche a un secondo «segmento di attività illecite», scoperto per caso dagli investigatori: furti e ricettazione di auto di lusso. L' artista, con Morelli e Putignani, progetta di far sparire una Bmw X5 3000 che ha noleggiato dalla società Jet Service. Il valore supera i 52 mila euro, lo scopo è truffare l' assicurazione e cedere la macchina al gruppo che ricicla le vetture.
Ma i tre boss, gli «sfasciacarrozze» Daniele Violanti e Massimiliano Santini e l' albanese Shpend Paloka, resteranno delusi: il piano infatti verrà abbandonato.
Lavinia Di Gianvito
La lista completa
ORDINI DI CUSTODIA IN CARCERE Mario Putignani, 37 anni, presunto organizzatore del traffico di cocaina Renato Morelli, 44 anni, anche lui considerato il capo della banda per quanto riguarda la droga Ugo Palumbo, 41 anni, presunto «galoppino» della cocaina Sukhwinder Singh detto «Roberto», indiano, 32 anni, «galoppino ed «esattore» Daniele Violanti, 35 anni, presunto promotore del traffico di auto rubate Massimiliano Santini, 34 anni, complice sullo stesso livello di Violanti Shpend Paloka, detto «Marco», albanese, 24 anni Daut Selimaj, albanese, 25 anni Nikola Skendaj, albanese, 29 anni Angelo Biancalana, 42 anni Rocco Nobile, 49 anni Giancarlo Veccia detto «Carlo», 41 anni Antonino Canali, 29 anni Oreste Bianchi, 48 anni Filippo Sebastiano Petruzzellis, detto «Dudù», 52 anni
ARRESTI DOMICILIARI Massimiliano Traina, 40 anni, avvocato Antonio Mignanelli, 42 anni Ugo Desideri, 48 anni L' uomo-chiave dell' indagine Pusher pedinato e filmato

Di Gianvito Lavinia