25.6.09

ecomafie

"BERTOLASO A STILE LIBERO"
Fonte: LEFT (n.24, giugno 2009)
Di Daniele Nalbone

C'è un grande evento che inizierà il 17 luglio, nato e cresciuto con lo strumento delle ordinanze della presidenza del Consiglio dei ministri.

Un metodo di governo che dovrebbe avere carettere di strordinarietà sta invece diventando un modo per sottrarre al controllo democratico scelte ritenute emergenziali, per consegnare a un commissario ad hoc appalti poco trasparenti o per giustificare operazioni di polizia come gli sgomberi dei campi rom.
Con risultati a dir poco scadenti.
L'unica struttura pronta per l'inizio delle competizioni sarebbe la piscina esterna del villaggio olimpico di Tor Vergata ( che è stata esclusa dalle gare).
Per questo è stato deciso (decreto 18/12/2008) di ristrutturare il campo centrale di tennis del Foro Italico "quale impianto centrale per lo svolgimento dei mondiali".
Una piscina prefabbricata è stata calata nello stadio di tennis.

Intanto il consiglio comunale di Roma ha dovuto varare un ordine del giorno che "impegna il sindaco e la giunta a superare le problematiche che possono condizionare il potere del commissario delegato" dando il via libero a "realizzare interventi in deroga alle vigenti previsioni urbanistiche e al regolamento edilizio".




In pratica una sanatoria.
Poteri emergenziali per riparare i danni di altri poteri emrgenziali. I mondiali di nuoto di Roma 2009 sono la prova di come, con l'uso delle ordinanze di Protezione Civile, si sta gestendo un potere, questo si, straordinario.
Tutto nelle mani del sottosegretario e capo della Protezione civile Guido Bertolaso, che lo ha di volta in volta delegato ai "suoi commissari".
I quali, in stretto accordo con governi nazionali e locali di ogni colore, hanno agito sempre e comunque a vantaggio di "chi conta" nella città di Roma. come nel caso dei mondiali di nuoto.
Su cui, adesso, indaga la magistratura.
La verità di Guido Bertolaso su Roma 2009 è, per ora, tutta in un comunicato del 7 maggio nel quale il sottosegretario dichiara che " il mio ruolo è quello di coordinatore generale di indirizzo, organo consultivo privo di poteri gestionali", negando di avere " poteri straordinari per realizzare piscine e strutture entro il luglio 2009".
Non la pensa nella stessa maniera il pm Sergio Colaiocco, che lo scorso 26 maggio ha convocato Bertolaso per deporre sui presunti abusi edilizi relativi al Salaria sport village, un impianto sequestrato dalla magistratura il 25 maggio per evidenti violazione dei piani urbanistici.
Al capo della Protezione civile, il magistrato romano avrebbe voluto chiedere notizie anche sulla nomina di Claudio Rinaldi a commissario per Roma 2009; e sulle regole per individuare le strutture sportive che avrebbero beneficiato dei permessi e di un mutuo ad hoc erogato dall'Istituto di credito sportivo.
peccato che quel giorno Bertolaso fu bloccato dai flash dei fotografi a L'Aquila e non potè così raggiungere il Tribunale di Roma per raccontare la sua verità su un'inchiesta, partita dagli abusi edilizi per l'ampliamento del centro sportivo in zona Settebagni, che si è ormai espansa a macchia d'olio.
Coinvolgendo anche altri impianti sportivi privati.
Unico indagato, per ora, il commissario straordinario Claudio Rinaldi.

Analizzando il comunicato di circa un mese fa nelle due frasi pronunciate da Bertolaso ci sono almeno due errori, se non un record poco ci manca: il più grave risiede sicuramente nell'ultima affermazione, quella secondo la quale per il capo della Protezione civile la data per l'ultimazione degli impianti sarebbe luglio 2009.

Sbagliato di "solo" tre mesi visto che la data per terminare, omologare e collaudare gli impianti era il 31 marzo.
Un termine che, nonstante i poteri straordinari, è stato ampiamente superato: le opere per il "grande evento" non sono ancora pronte.

Sul'altro errore - l'affermazione per cui il capo della Protezione civile non possiede poteri straordinari ma solo di coordinamento- probabilmente Bertolaso si sarà perso fra il mare di decreti e ordinanze della Presidenza del consiglio dei ministri che di volta in volta gli hanno attribuito sempre più compiti per Roma 2009.
Con un decreto del 30 settembre 2005, dunque quattro anni prima del "grande evento", il dott. Bertolaso si è visto attribuire la bellezza di 60 milioni di euro. Per la precisione, due milioni di euro l'anno per 15 anni dal 2007 in poi per i mondiali di nuoto; altrettanti dal 2008 per i Giochi del Mediterraneo di Pescara che inizieranno il 26 giugno.
Il dott. Bertolaso avrà anche il compito di pianificare tutte le iniziative per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, già partite un anno fa per culminare nel 2011: in prima fila, per nomine, ruoli, stanziamenti ci sono sempre la Protezione civile e il suo capo.
Fornito di poteri straordinari per tutti i grandi eventi conosciuti..........
......Accade così che quello che dovrebbe essere un semplice commissario assuma le vesti di "prefetto ad hoc" con addirittura la possibilità di " provvedere, ove necessario, dell'assistenza della forza pubblica, per il conseguimento della disponibilità delle aree di proprietà dell'ateneo occupate per le finalità del grande evento".
Veri e propri poteri di polizia, che giungono al momento giusto per intervenire con pugno duro sull'emergenza rom: gli insediamenti abusivi di Tor Vergata vengono sgomberati per " accogliere importanti strutture sportive come il campus con la grande piazza disegnata da Calatrava e il palazzetto dello sport che ospiterà i prossimi mondiali di nuoto" dichiarò l'allora sindaco Walter Veltroni.........
....Abbandonati i faraonici progetti di Tor Vergata la gare si svolgeranno in parte a Ostia, in parte nello stadio di tennis del Foro Italico, riempito d'acqua per l'occasione.
Il risultato di quattro anni di gestione commissariale, istituita dalle ordinanze di Berlusconi e Bertolaso, non c'è male!