18.11.11



Monica Capo
In questi tempi di instabilità sociale, quando la ricchezza si concentra e la povertà si diffonde implacabilmente, come non sentire che la terra ci sfugge sotto i piedi? Il ceto medio vive nella finzione, dando a vedere di possedere più di quanto non abbia, e soffrendo più che mai per mascherare il bisogno.
Ed è paralizzato dal terrore di perdere il lavoro, l’automobile, la casa, le proprie cose:... il terrore di non riuscire a procurarsi ciò che bisogna avere per esistere, per essere. Nessuno può rimproverargli una cattiva condotta. Il ceto medio soffre e continua a credere nell’esperienza come lezione di obbedienza.
Difende ancora l’ordine costituito come se fosse il suo proprio, mentre ne è schiavo, e vive nel terrore di non riuscire a pagare l’affitto.
Ed è nella paura, paura di vivere, di impoverirsi, che il ceto medio fa crescere i propri figli.


5.11.11

i miei amici su facebook,,,,,


Messaggi in Codice.....
pub. da Laura Picchetti
sabato 5 novembre 2011
alle ore 7.37.
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A volte la fantasia sbrigliata ..aiuta a decifrare i messaggi in codice..
IERI... IL VECCHIO PIAZZISTA HA DETTO:"I RISTORANTI SONO PIENI..ETCETC.."
Da osservatrice spassionata e senza voler proprio generalizzare
io ritengo fosse un messaggio in codice.
Volete sapere che intendeva dire e a chi era diretto il messaggio dagli schermi televisivi? Mi assumo la responsabilita' e ve lo spiego: alle mafie e alla camorra. CHE DA ANNI USANO ALCUNI ESERCIZI PUBBLICI PER LAVARE E RICICLARE denari sporchi attraverso vari sistemi.. che non staro' qui ad elencare. Mi basti dire che molti locali accorsati che hanno sbaragliato vecchi proprietari
e gestori e occupato strutture , rendendole in breve tempo, punti dove si mangia... si prende l'aperitivo...si balla ..si beve e ci si " diverte" con poca s Spesa sono gestiti e proprieta' di prestanome della camorra e della mafia.

DA CUI DERIVA : """"" o mi salvate o vi faccio affondare con me""""

A Marina Franza, Sonia Frascatore, Renato Ghittoni e altri 2 piace questo elemento..

Paolo Avallone: Grazie Laura. Acuta osservazione. In prima battuta poteva essere interpretato come un messaggio tranquillizzante per i suoi, amplificato dai media che possiede.
Ieri sera, mio malgrado, ho visto il Tg4 di Fede, una cosa vergognosa.
Ha iniziato a dire che l'Italia è uscita benissimo dal G 20....
Renato Ghittoni :
Credo che bisognerebbe battagliare alla grande in questi tristissimi momenti dei drammi che si vivono in Liguria (e non solo) mentre uno statista dei nostri stivali.. ci dice che tutto va bene e mente, sapendo d mentire, dicendo perfino che NON E' VERO che i consumi siano diminuiti.
Mentre vuole dirottare fondi enormi per fare opere inutili (e pericolose) come il Ponte sullo Stretto e la TAV in Val di Susa, invece di pensare alla salvaguardia del territorio, delle vite e dei beni dei cittadini!
E, uno come Antonio Di Pietro, che è stato Ministro dei Lavori Pubblici (anche se per breve tempo), ha il dovere, oltre che il diritto, di intervenire personalmente in Parlamento e sui mezzi di informazione, per smascherare e svergognare questo statista di arcore, i cui intenti di Grandi Opere,strombazzate (assieme all'ignorantissimo ministro Matteoli e ai vari Tremonti e Maroni) non portano alcun beneficio reale se non esattamente alla 'Ndrangheta - che come ormai tutti sanno - non opera soltanto sullo Stretto di Messina, ma anche in Piemonte e altrove!

Sonia Frascatore:
E' molto probabile che sia come dici tu, Laura. Per lui le mafie ormai rappresentano davvero la sua "ultima spes", ammesso che gli italiani idioti siano rinsaviti di fronte a tutto quello che negli ultimi tempi è accaduto e sta accadendo. Tuttavia, il tappo, dall'alto della sua arrogante presunzione, pensa ancora di poter abbindolare tutti con le sue chiacchiere da venditore con banchetto al mercatino rionale. Anche questa è un'ipotesi verosimile: gli è andata bene per tanti anni.
Certamente, da furbo qual è, ha capito bene che l'idiozia e la delinquenza sono, ahimé, delle caratteritiche piuttosto diffuse tra gli italiani e ne approfitta come può.
Se non si estirpa questo orrido bubbone, con tutte le sue ramificazioni collaterali, l'Italia andrà sempre più a rotoli.
Laura Picchetti:
quello sara' pure un vecchio ormai cotto,ma ha sempre una lingua biforcuta e poi si crede Sansone,( quello di muoia sansone e tutti i filistei).
Io pero' non mi sento filistea e penso si rivolga ai suoi scherani CHE DA LUI DIPENDONO e i messaggi in codice si sprecano .
Giorgio Poidomani:
‎@Renato Uno com l'ex ministro alle infrastrutture avrebbe anche il dovere di non abbandonare al loro destino i NO-TAV per non infastidire troppo l'alleato PD-L in Piemonte e chiedere chiarezza o fare pulizia per alcuni eletti IDV in quella che hanno qualche preoccupante conoscenza o vicinanza con ambienti chiaramente riferibili alla n'trancheta(vedi operazione Minotauro), e visto che il Ponte sullo Stretto è stato escluso recentemente dalla UE dalle grandi opere ifrastrutturali urgenti, se proprio non ci riesce a dire che che la Tav in Val di Susa è una bestemmia, dovrebbe almeno chiedere che il governo se ne è in grado confuti con dati scientifici i risultati degli studi dei politecnici di Torino e di Milano, che apertamente sostengono l'inutilità di questa opera faraonica ed ambientalmente disastrosa.

Ma non lo fara perchè la cosa che più gli preme è piazzare al meglio nei giochini di potere pre o post elettorali il SUO partito, alla tavola del post Berlusconi dove altre forze si son già accomodate !
Renato Ghittoni :
I collegamenti con le mafie sono evidenti, ma purtoppo non stupiscono più di tanto, anche se indignano sempre e, questa assuefazione, al non meravigliarsi è dovuta a ormai quasi 18 anni di questo insopportabile stillicidio, dato dalla sua presenza in politica, che è stata la più brutta presenza della storia ultra sessantennale dell'Italia Repubblicana e quasi certamente di tutta la storia centocinquatennale dell'Italia Unita.
Oramai, tutta la vita nazionale, è appestata da moltissima gente indegna, priva del minimo di valori civili e priva di dignità personale e di orgoglio nazionale (ma per fortuna NON è ancora la maggioranza del popolo Italiano) piena invece di falsità, ipocrisia e "furberia", dove, persino il peggiore dei personaggi italici che interpetrava il grande Alberto Sordi, riuscirebbe addirittura a fare il suo "figurone"!
Spero soltanto (anche se non lo credo affatto), che alla sua inevitabile prossima caduta, si facciano avanti donne e uomini che possano dirigere l'Italia, senza essere stati mai, nella loro vita, simili - o vicini - a questo vergognoso personaggio, più dannoso che inutile!

Giorgio Poidomani:
Condivito in toto queste ultime parole di Renato
Renato Ghittoni:
Leggo adesso ciò che scrive Giorgio Poidomani (e ho già scritto del resto che Antonio Di Pietro dovrebbe chiedere conto al duce di arcore.. sia del Ponte sullo Stretto, che del Tunnel per il TAV).
In Piemonte, invece, la ferita cancrenosa è il PD assieme al PDL che difendono un'opera pericolosa e inutile come la TAV. ma questa difesa del TAV è portata avanti da entrambi in campo nazionale!
Quanto alle sue critiche sull'IdV, mi auguro che non sia così come la vede lui.. per due semplici ma importanti motivi:
Se solo l'avesse voluto, Di Pietro, sarebbe stato da sempre ..dal 1994.. ministro (degli Interni) per conto della formazione di Berluskoni, come -da sempre- è ministro lo stesso Tremonti..
Quando Tonino fu ministro per il governo Prodi, si dimise - unico nella storia della Repubblica - per andare a farsi processare e (come tutti sappiamo) risultò completamente innocente!
Pertanto, questi motivi mi dicono abbastanza che una persona come lui è probabilmente ben più affidabile degli altri circa mille parlamentari, anche se NESSUNO PUO' E DEVE essere proclamato santo e, nè io sono un idolatra, e manco uno che crede alle favolette!
E, per inciso, ricordo che il Piemonte è a conduzione leghista (Cota) assieme ai berrusca e che comunque, nella capitale del Piemonte, Torino (sia il sindaco uscente, il "renziano" Chiamparino, che il sindaco in carica da giugno Fa...ssino, sono entrambi del PD e amicissimi della Fiat di Marchionne e dei treni ad Alta Velocità di Cordero di Montezuma e di Della Valle, i concorrenti delle Ferrovie dello Stato)!!Tutti nemici dichiaratissimi dei NO-TAV!

Giorgio Poidomani:
Pienamente d'accordo su molto di quanto affermi ( sull'affidabilità di Di Pietro ho qualche fondato dubbio) per questo mi corre l'obbligo di riportarti nelle righe sottostanti una mia nota dello scorso 3 luglio, poi con le ultime uscite anc...he sull'ordine pubblico ho maturato la decisione di lasciare una militanza di oltre 6 anni in quel partito.
Se vuoi puoi leggere la mia lettera aperta al presidente sul giornale web il Tribuno di Alberico Giostra o nelle mie note su FB.

Renato Ghittoni:
Allora, prima di leggere..altro, ti dico subito che - a suo tempo - ho criticato AMPIAMENTE sulla bacheca di Francesca Scoleri il riferimento che A.D.P. fece sul richiamare la legge Reale deglianni '70 (della quale poi, comunque, fece marcia indietro e rettificò..) e l'ho scritto anche sulla bacheca dello stesso leader dell'IdV.
Giorgio Poidomani:
NO-TAV UNA DOMANDA A L'I.D.V. SIAMO SUL PERO O SUL MELO ?
pubblicata da Giorgio Poidomani 3 luglio 2011

.In questi giorni di grande indecisione se proseguire o meno il mio impegno politico tra le fila dell'Italia dei Valori, mi sorge spontanea questa domanda, ci sono in Val di Susa decine di migliaia di cittadini residenti, con le loro organizzazioni sociali e politiche, i vertici di queste ed i loro sindaci rappresentanti istituzionali che da anni si dichiarano contrari alla distruzione del loro territorio per la realizzazione di un opera, che hanno più volte dimostrato con dati scientifici che nessuno ha mai concretamente potuto confutare, risulta inutile per il paese e devastante per il territorio e le casse dello stato, quindi le nostre tasche!
Queste poche e precise parole del Capogruppo alla Camera Massimo Donadi " adesso basta scontri, le opere strategiche si devono realizzare " per quanto è condivisibile nella condanna degli scontri, anche se sarebbe necessario verificare cosa è effettivamente avvenuto, per esempio a Genova alla Diaz le notizie iniziali parlavano di normale operazione di ordine pubblico e di una scuola base di fomentatori di disordini, poi i tribunali hanno dimostrato ampiamente ben altro, ma aldilà di questa disquisizione, dicevo, questa frase di Donati significa che l'IDV è per la realizzazione della TAV in Val di Susa ?
Se è si, sarebbe opportuno che l'IDV la smettesse di giocare opportunisticamente, per ragioni di convenienze politico/strategiche contingenti, con questioni che passano e pesano sulla pelle dei cittadini !
Ed a questo proposito visto che sempre l'On. Donadi recentemente in un intervista a proposito dell'ipotesi di un futuro governo alternativo ai governi Berlusconi, ha dichiarato che concordando sul programma questo sarebbe stato aperto a tutti quindi anche all'UDC, significa che l'IDV è favorevole ad una futura compagine governativa che preveda ministri di questo partito ?
Se è si, sarebbe opportuno che l'IDV lo dichiari in moto aperto, formale e chiaro ai suoi elettori e soprattutto ai suoi attivisti in modo che tutti sappiano regolarsi, e non si abbia la sgradevole sensazione di essere presi per i fondelli ! Visto che tra i lettori di questa nota ci sono certamente rappresentanti autorevoli del partito, una precisa risposta chiarificatrice, sarebbe certamente molto gradita sia a me che a tutti gli altri amici.

Giorgio Poidomani:
In merito alla questione legge reale o no e comunque alle dichiarazioni sulle proposte per l'ordine pubblico ti allego un'altra mia condivisione.Anzi ancora meglio perché mi era sfugita condivido sulla bacheca di Laura.

Laura Picchetti:
Siete stati bloggati...ehehehehe ORAMAI il vostro scambio restera' in rete..... in eterno.
Giorgio Poidomani:
Ottimo Laura per me va benissimo mai avuto nulla da nascondere ! ;-))
Francesca Scoleri :
‎...permettete l'intrusione,Giorgio,ma se avevi qualcosa da dire al partito c'era bisogno di scrivere al tribuno ? è un gesto che la dice lunga...perdona la schiettezza...che motivo avevi di rivolgerti a Giostra ?

Renato Ghittoni:
in due parole: io non allego nulla.. perchè non archivio nulla, nè mi interessa archiviare alcunchè .. ma ogni mia presa di posizione è coerente e io non ho (ne ho mai avuto, e mai penso di poter avere) una qualunque tessera di partito o ......di bocciofila), pertanto non mi serve di dire che sono stato e sono sempre critico verso chiunque, a mio parere, stia compiendo un errore in politica..
Ma ciò che m'interessa nel giudicare una persona o un partito o qualsiasi altra situazione è la somma algebrica (di valori, di esempi , di fatti positivi e negativi)..e poi di paragonarla con le altre somme algebriche che risultano da altre situazioni simili.
Laura Picchetti:
CHI E' GIOSTRA ACCIDENTI MI SONO PERSA QUALCHE COSA??'''''
Francesca Scoleri:
Alberico Giostra dirige il tribuno che praticamente campa sputtanando IDV....
Giorgio Poidomani:
‎@Francescza. E' mia ferma intenzione visto che ber ben 6 lunghi anni ho speso la mia faccia e la mia parola per l'IDV, nei limiti del possibile di smontare politicamente quanto in buona fede ho costruito, per una forza politica che non è quello che appare a prima vista ai cittadini, e che a mio avviso finisce per porsi di traverso ed intralciare la necessaria opera di risanamento vitale, per il futuro sociale e politico del paese.

15.7.09

RIUNIAMO TUTTI I GRUPPI DI SINISTRA SU FACEBOOK
Tipo: Incontri - Ritrovo
Rete: Globale

Inizio: mercoledì 15 luglio 2009 alle ore 10.00

Fine: martedì 15 settembre 2009 alle ore 10.00
Luogo: ovunque

E-mail: nicolabressan@tin.it
DescrizioneNumerosi sono gli appelli che la sinistra lancia attraverso la rete. Molti restano senza risposta. Gruppi, pagine e quant’altro appaiono sui vari social network .
Ognuno si ripropone, augura o anela la stessa cosa: una unità delle sinistre a fronte della situazione attuale.
La crisi economica, via via che il tempo passa , si sta dimostrando sempre più strutturale, ponendo forti e inquietanti interrogativi su come si delineerà il futuro prossimo venturo.

In Italia ,le politiche del governo in carica pongono l’urgenza di risposte per la difesa dei diritti costituzionali e per la tutela di un ambiente sempre più depredato.

In Europa, le politiche economiche tendono sempre più a tutelare i poteri finanziari piuttosto che i cittadini.

Queste e tante altre urgenze pongono oggi una necessità di assumerci la responsabilità di agire.
Una responsabilità come singoli, come semplici persone. Non è più tempo dello stare alla finestra ad attendere che qualcosa avvenga. E’ il tempo di essere protagonisti, attori principali del cambiamento, della costruzione del nuovo.
Il nostro sentire comune ci dice che è necessario imprimere un forte cambiamento alla politica, che deve tornare al suo ruolo originario di amministratrice del bene comune, e non essere strumento di interessi particolari e personali.

Non è cosa che si faccia in un giorno, ma nemmeno cosa da demandare a generazioni future. E’ il nostro fare che può cambiare lo stato attuale delle cose. Un fare condiviso, discusso, capito.

E per fare questo abbiamo necessità di costruire un luogo politico e sociale aperto, al di la dei dogmatismi e dalle difese identitarie: non cancellando il passato, la nostra storia o le nostre radici, perché senza memoria, senza coscienza del passato ricommetteremmo gli errori già fatti, seguiremmo strade contorte.

Ma dobbiamo avere la responsabilità che il presente si sostituisce al passato, ed è dal presente che si costruisce il futuro. Il nuovo si sostituisce sempre al vecchio. E noi ,tutti, dobbiamo assumerci la responsabilità di costruire il nuovo, insieme, collettivamente, in maniera nuova, accettando le diversità di ognuno, per costruire in un reale egualitarismo politico, il soggetto, il “movimento” di cui oggi è necessaria ed ineludibile la presenza nella nostra società.

La interessante e in gran parte condivisibile proposta che “sinistra e libertà“ ha portato nel panorama della sinistra, paga già ora il limite del suo voler essere stata presente alle elezioni in contrapposizione alle altre formazioni politiche della sinistra, impedendo così che un vero dialogo trasversale e non viziato permetta un reale dibattito su cosa debba essere la nuova sinistra, impedendo così una reale unificazione.

La diffidenza diffusa tra i cittadini verso tutte le dirigenze politiche sempre più identificate come caste limitano il riavvicinamento e la partecipazione a questo dibattito da parte di quei tantissimi che hanno scelto l’astensione, il tirarsi fuori dal gioco, perché spesso ne è impedita la reale partecipazione

Vi è dunque la necessità di sgomberare il campo a rivalità identitarie che a nulla servono verso la strada del dibattito e dell’unione.
Vi è la necessità di sgomberare il campo anche da apparati vecchi e sempre composti dagli stessi.

Vi è la necessità fortemente sentita di un unico ambiente comune ove aprire un reale e fondativo confronto per la costituzione di quel movimento capace di aggregare dalla sinistra antagonista alla sinistra del PD, non tralasciando il popolo dell’astensionismo, che deluso dall’impossibilità di contare davvero, di poter partecipare ha scelto la rinuncia.

Per creare questo ambiente è necessario che tale richiesta provenga dalla base, dalla gente comune, dal popolo variegato della sinistra. Senza preclusioni, senza pregiudizi, che promuova e gestisca una grande assemblea nazionale della sinistra unita.

Serve dunque che le direzioni nazionali e locali, i quadri dirigenti storici della sinistra facciano un passo indietro. Collaborino a questo progetto, non lo ostacolino, ma si facciano per una volta da parte.

Prendano coscienza che il loro fare ha , forse inconsapevolmente, poiché incapaci di una analisi nuova della realtà, portato alla grande crisi che oggi la sinistra vive.

Per guarirla serve un grande ricambio non solo di persone ma anche di pensiero. Servono energie nuove, serve lo spazio perché altri, tutti, possano partecipare, portare il loro apporto.

Tale dibattito sarebbe però sterile se la dimensione non divenisse europea e mediterranea.
E’ necessario dunque che tale dibattito attraversi tutte le nazioni, che coinvolga i cittadini degli altri paesi dell’Europa e del mediterraneo, poiché è necessaria una risposta globale a problemi globali.

Non è più concepibile in un mondo iper connesso, dove un’azione in una parte del mondo ha effetti su tutto il pianeta, pensare localmente. Serve un pensare globale e un agire locale

Questa crisi della sinistra può divenire una occasione irripetibile per la costruzione di una grande sinistra che riesca ad affrontare i delicati momenti che stiamo attraversando

Ma per trasformare questa crisi in un’occasione è necessaria la responsabilità. La capacità di ognuno di noi di assumere un ruolo non più di spettatori ma di attori. Dobbiamo essere noi, dal nostro essere passivi ad ergerci per ritrovare quella dignità di popolo che la non cultura delle destre mondiali ha tentato di cancellare negli anni.

Per fare questo, per smuovere gli indecisi, per far rialzare i delusi, per costruire la speranza abbiamo bisogno di fare una scelta, e abbiamo necessità di sapere e condividere che siamo in molti.
Aderire a questo appello è dunque lo strumento per innescare questo moto che deve portarci alla costruzione di questo luogo condiviso, alla creazione di un nuovo movimento della sinistra

Costituiamo comitati civici della sinistra in ogni città, paese, quartiere e strada
Costituiamo gruppi di studio e di lavoro sugli argomenti a noi cari, come l'immigrazione, l'ambiente, le nuove economie ecc..
Diffondiamo, mettiamo in comune il nostro fare
Costruiamo Il MOVIMENTO della SINISTRA

29.6.09

******** 1° Raduno della Comunità ********


UN FIORE PER LA LIBERTA':

da Nicola Bressan Oggi alle 21.32

Come è andata?
Questa è un bella domanda.
Dati e informazioni
non ci sono ancora.

Ma il risultato, da
quello che si è
saputo è il seguente:


In diverse città dal nord al sud (isole comprese) si sono presentati davanti al municipio uno o due persone, quelle che è stato possibile raggiungere con FaceBook.
In Friuli l'iniziativa, ripresa e adattata dai Giovani Democratici che hanno distribuito fiori e volantini sembra sia andata bene.
A Nardò (attendo le foto) la manifestazione c'è stata e hanno aderito Movimento per la sinistra, Rifondazione e Emergency.

Spontanea con pochi partecipanti a Viterbo. Tutto ciò ( ed è importante questa lettura) ha dimostrato che,nonostante fosse la fine di giugno,nonostante l'iniziativa sia stata lanciata in 14 giorni,nonostante fosse a cavallo delle
elezioni referendarie,Facebook può essere luogo di aggregazione
e discussione per la sinistra.

E' stato un esperimento che ha comunque prodotto un gruppo che sta iniziando a muoversi sia sul web che sul territorio. Il messaggio è passato.
Servirà tempo, lavoro, impegno ma è possibile costruire un movimento saltando il filtro della classica organizzazione partito.

NON E' NECESSARIO ATTENDERE IL LEADER!



Ciò significa una partecipazione diversa, diretta,significa che è possibile costruire una organizzazione non mediata da ex, post, dirigenti delle vecchie strutture, ma una nuova dirigenza "popolare" e nuova.
Questo era il vero test, e senza dover mediare il guardare il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, posso con orgoglio e convinzione dire che è riuscito!

Si può dibattere
e costruire un grande
e unitario movimento
della sinistra anche
da questo luogo,
raccogliere dai
territori ciò che
avviene, i dibattiti
in corso, condividerli
e riportare nei territori ciò che ne esce.
E' un grande esperimento di democrazia partecipata.
Ma se non fosse così, che sinistra potrebbe nascere?

Nicola Bressan



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NON SI PUO ANDARE IN FERIE.
Si stanno consumando gli ultimi resti di un progetto eversivo nel nostro paese.
Si inveisce contro la stampa, dichiarando che bisogna "chiudere la bocca" a chi contraddice ciò che dice il governo. Si fanno incontri "carbonari" (come dice Travaglio in un suo articolo oggi) tra giudici della corte costituzionale, inquisiti, primi ministri e altri per ridisegnare il mondo giudiziario. Per scardinarlo oserei dire.
Si vuole smontare ciò che era stato scritto per garantire al nostro paese di non ricadere in un altro ventennio. Non vi è solo un personaggio dal dubbio passato e da un presente non troppo cristallino, che in crisi senile, si crea leggi ad personam, vi è in atto qualcosa di ancor più pericoloso.
E' come se fossimo attaccati dal virus dell' AIDS...ci distrugge tutti gli anticorpi, tutte le nostre capacità difensive, e ci lascia inermi anche davanti ad un raffreddore che potremmo prendere poi...
Non è tempo per andare in ferie....
E non è un caso che mentre le famiglie iniziano a pensare ad altro, alle vacanze, al riposo, l'azione di governo si fa più insistente su tutti quegli argomenti lasciati assopire nei mesi passati.
La nostra situazione è ben rappresentata dal Terremoto dell'Aquila.
Una sequenza di scosse di cui nessuno ha voluto tenere conto ha destabilizzato il tessuto democratico del paese.
Una scossa più forte (dal pacchetto sicurezza alle leggi sull'immigrazione) ha distrutto la coesione sociale,
ed ora ancora le scosse non si fermano, la terra continua a tremare...
c'è chi ci si abitua...perchè bisogna continuare a vivere...
c'è chi dice che bisogna fare qualcosa,perchè nel frattempo le scosse si intensificano, c'è chi dice che va bene vivere ma non rinunciando alla propria dignità.
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di Nino La Rosa

E' L' ORA DI RICOMINCIARE SENZA PERDITE DI TEMPO

Che fare, visto come si sono messe le cose, dopo l' ultima tornata elettorale?.Ovviamente sarebbe auspicabile ritrovare lo spirito delle primarie per ridare voce a quanti in quel momento si sono identificati in un effettivo Partito Democratico, intendendo per esso un partito laico progressista ispirato ai valori di umana solidarietà , giustizia sociale e pari opportunità, guidato in economia effettivamente dai principi keynesiani (che fino a prova contraria, in quanto princìpi, sono validissimi checchè ne dicano gli economisti di corte tipo Martino, Tremonti, Brunetta & C).
L' Italia abbisogna di una profonda ristrutturazione non solo morale ma anche amministrativa.
Troppe Regioni, troppi Comuni, troppi Enti amministrativi centrali e periferici assorbono enormi risorse sottraendole a quelle necessarie per erigere un Sistema di reti efficiente, come si addice ad una Società proiettata nel futuro, ormai presente.
Non si può fare un Partito senza conoscere che tipo di Stato vogliamo sia l' Italia.
Disegnamo dapprima l' Italia che vogliamo e poi, rapidamente passiamo (passate voi giovani) all' azione.
Non è pensabile però che tutti i partiti laico-progressisti e social-comunisti siano fuori dal Partito Democratico, per questioni di lana caprina, per la sufficienza di parolai privi di senso della responsabiltà, che, come consumati guitti, vogliono il nome in ditta e la poltrona.
Bisogna creare un network senza troppi vincoli: potrebbe essere un buon inizio, specie se ad aderirvi saranno valide personalità della cultura e della politica laico-progressista e se alla base di tutto ci sarà una dichiarazione d' intenti, un manifesto (il vero programma) coerente con i principi fondamentali della Costituzione.
La Costituzione può essere riformata (se ne ha bisogno), ma non attraverso il Parlamento (che è fatto per legiferare) sebbene attraverso un' apposita Assemblea Costituente eletta dal popolo sovrano. Altrettanto si deve fare per creare la vera Europa Unita: il Trattato di Lisbona, falsa copia della Convenzione scritta da Giscard d'Estaing, non ci porta da nessuna parte.
Ragazzi, svegliatevi, ogni giorno che passa andate verso la voragine.
Il futuro dell' Italia vi appartiene:
fatevi promotori di esso partendo dalla periferia, attraverso il web.
La mia attesa di vita è tale che per me non ci sono problemi.