27.6.09

le note su facebook

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Questa nota, l'informazione continua ai cittadini non.dediti particolarmente ai fatti di governo, questa è e deve essere la vera opposizione. Almeno fino a che non rientreremo in una realtà democratica.
Nino La Rosa 28 giugno
La nostra missione in Afghanistan è figlia della nostra appartenenza alla NATO cui l’ ONU ha affidato l’ azione di peace-keeping ISAF, dopo il distruttivo intervento americano a seguito della “guerra asimmetrica” contro il territorio Afghano, base di al Qàida dopo l’ attentato alle Twin Towers dell’ 11 settembre 2001: in definitiva alla sua origine sta la Politica militare americana.
Il vero problema è: che posizione adottare con la politica militare USA, visto che ci coinvolge direttamente ed indirettamente?
Una semplicistica risposta dovrebbe prevedere il rispetto dei vincoli dell’ Alleanza cui partecipiamo e, visto il modificarsi unilaterale nel tempo della Strategia dell’ Alleanza, la ricerca di un accordo in ambito UE per una ridefinizione multilaterale dell’ Alleanza stessa.
Aspetta e spera che opposte posizioni ideologiche e geopolitiche si raccordino.
Il "pacifismo senza se e senza ma" ha senso solo in un mondo giusto e democratico.

Aldo Guadagnino 28 giugno
Un mondo giusto e democratico, appunto.

Nino La Rosa 28 giugno
In sostanza:
- noi apparteniamo alla NATO, all' UEO e all' ONU;
- la NATO doveva essera rivisitata dopo lo scioglimento del Patto di Varsavia ma ciò non è stato possibile perchè dall' '89 ad oggi troppe crisi internazional ne hanno richiesto, in un modo o nell' altro, l' esistenza tal quale;
- l ' ambigua politica estera e militare nostra, specie durante le presidenze USA Bush, non ha contribuito a chiarire la nostra posizione:
- la responsabilità delle decisioni militari non sono dei nostri capi militari ma della politica del Governo; devono essere rivisitate sia l' ONU sia la NATO (qualcuno si rilegga gli articoli 4 e 6 del trattato del Nord Atlantico) sia l' UEO.
Troppi interessi geopolitici in gioco rendono quasi impossibili modifiche allo "statu quo" delle varie alleanze ed istituzioni internazionali.